Laser presbiopia

Laser presbiopia: un’operazione semplice per ricominciare a star bene


Ci sono stati molti progressi con il laser presbiopia sul versante oculistico

La presbiopia è un’anomalia dell’apparato visivo che non coinvolge i punti di rifrazione come avviene per i deficit più comuni come astigmatismo, miopia e ipermetropia. Si tratta infatti di un indebolimento della potenza di accomodazione dell’occhio per valori inferiori alle 4 diottrie, condizione dovuta spesso principalmente a un graduale e progressivo irrigidimento del cristallino che rende difficile vedere in modo nitido le immagini che compaiono nello spettro del campo visivo. Pur non essendo un’ametropia come i deficit sopra indicati, si può intervenire con il laser presbiopia non utilizzando tecniche strettamente dette di chirurgia refrattiva, ma tecniche legate all’inserimento di cristallini progressivi.

Utilizzare il laser presbiopia secondo le tecniche di chirurgia refrattiva non può essere considerata una soluzione poiché il deficit si manifesta soprattutto con visione sfuocata degli oggetti vicini e difficoltà a percepire correttamente oggetti scarsamente illuminati. Le tecniche laser refrattive vanno a modificare soprattutto la potenza visiva per le immagini lontane, quindi avrebbe poco successo nel trattamento della presbiopia a meno che questa non sia accompagnata a una delle ametropie sopraelencate.

Prima di considerare il laser presbiopia è opportuno che vengano valutate alcune situazioni: innanzitutto, bisogna considerare se è strettamente necessario intervenire chirurgicamente o se è più opportuno compensare la visione non ottimale con delle lenti a contatto o con degli occhiali da vista, unitamente all’utilizzo di colliri specifici. La scelta dipende non solo dalle esigenze del soggetto che si rivolge a uno specialista oculista, ma anche dalle condizioni mediche generali, dall’eventuale presenza di altri deficit visivi e spesso anche dall’età del soggetto.

In linea generale, gli interventi laser presbiopia vengono solitamente effettuati su persone che abbiano una stabilizzazione della presbiopia e che abbiano raggiunto almeno i 18 anni di età, poiché intervenire prima potrebbe esporre al rischio di un nuovo intervento dovuto alla crescita dell’apparato visivo e alle modifiche che ne possono derivare in termini di aggravamento o stabilizzazione della presbiopia. Altro limite di età per effettuare un intervento laser sulla presbiopia è relativo ai 60 anni: superati questi, infatti, è sconsigliato operare poiché il cristallino potrebbe aver subito già un processo di deterioramento e invecchiamento che vanificherebbe l’operazione chirurgica. In questi casi vengono consigliati occhiali da vista e appositi colliri che aiutino ad avere una visione il più nitida possibile.

Se invece il centro oculistico specializzato pubblico e privato al quale ci si rivolge ritiene sia possibile e consigliato intervenire chirurgicamente con il laser presbiopia, le opzioni sono relative all’inserimento di lenti intraoculari o agli interventi di facorefrattiva. Nel primo caso vengono impiantate delle lenti che possono essere bifocali,trifocali, multi focali e hi-tech, nel secondo caso invece viene eseguito un intervento di facorefrattiva ma solo se la presbiopia è accompagnata da un’ametropia, che di solito è la miopia. Negli interventi di facorefrattiva viene sostituito il cristallino danneggiato e viene inserita una lente intraoculare che sia in grado di correggere sia il deficit della miopia che quello della presbiopia. In ogni caso i tempi di recupero di un intervento sono abbastanza brevi se vengono seguiti tutte le indicazioni post operatorie che vengono date al soggetto dopo l’intervento che avviene in day-hospital.